sabato 10 maggio 2014

Nella Casa

Salve a tutti.

Lo so, non ho più aggiornato il blog. Chiedo umilmente perdono, ma la scuola mi tiene davvero molto impegnata (però riesco sempre a trovare un angolino per scrivere le mie storie.). Ma durante le vacanze (che adesso sono terminate, ahimé) ho avuto l'opportunità di accendere la televisione e fare un giro di canali fino a quando non ho trovato un titolo del film sopra citato "Nella Casa".

In questo film si parla di un professore di letteratura che dà una consegna ai suoi alunni chiedendo di parlare del loro week-end. Tra questi alunni c'è un ragazzo, Claude, che parla del suo fine settimana nella casa del suo amico Rapha e racconta di cosa ha fatto, visto, mettendo anche i dialoghi della famiglia.

Sono sicura che vi starete chiedendo: che ci sarà mai di bello in questo film, drammatico per giunta? L'ho pensato pure io quando il professore ha letto il primo tema con scritto "continua".

Allora con quel primo tema ho pensato: adesso cambio canale. Però, la curiosità era troppa (come, caso strano, anche quella della mia famiglia. ) e quindi ho deciso di seguire la storia. Andando avanti con il racconto di Claude su questa famiglia la voglia di sapere era sempre più, non perché ci fosse qualcosa di particolare, ma era il modo in cui veniva raccontata, quelle sospensioni nei punti giusti che ti lasciavo con quell'unica domanda: cosa succede dopo? Una storia che riesce a catturarti e non sai se ciò che racconta il narratore è vero o e solo finzione. Lo stesso che si pone anche il professore. Ed è qua che volevo arrivare.

In questo film fanno vedere come il narratore riesce a legare il lettore con ciò che scrive attraverso i dialoghi, gli avvenimenti, di come riesce a strutturare la narrazione. E devo dire che sono rimasta incollata alla televisione fino alla fine del film. E la cosa che mi è piaciuta è stato anche il finale quando il professore e il ragazzo si siedono sulla panchina del parco e guardano le case di fronte a loro facendo scorrere oltre le finestre le storie delle persone che ci vivevano. E questo mi ha fatto pensare che nella realtà, in ogni casa, si ha una vita sempre diversa. Così come un romanzo che ha sempre qualcosa di nuovo da raccontare.
Alla prossima^v^
Baci, Baci
By Damhìa=)