Leggendo
varie storie su internet mi sono accorta che sono tante le persone che compiono
errori, ma se si vuole migliorare bisogna almeno conoscere bene le parole che
si utilizzano nel parlare o nello scrivere.
Io,
certo, sono la prima a fare degli errori, non conosco tutte le parole italiane
che abbiamo… e lasciatemi dire che ne abbiamo davvero una quantità industriale,
ma ogni parola ha diverso significato, anche se a volte simile.
Possiamo
prendere come esempio tantissime parole uguali, ma con significato diverso.
Inizio
con la parola “ ancora”
-Ancora
una volta mi hai disobbedito!
-Tu
sei la mia àncora di salvezza.
Insomma
come potete vedere sembrano uguali, ma un accento al posto giusto o sbagliato
può fare la differenza.
Possiamo
passare anche ad un’altra parola, ad esempio “principi”
-I
princìpi della Democrazia; Avere i propri princìpi, ecc.
Vedete
come cambia il significato?
Adesso
però voglio parlare dell’errore che più comunemente ho visto, ed è la parola infondo
usata molto spesso erroneamente per parlare di qualcosa che sta nel profondo o
nel fondo.
Vi
faccio degli esempi di “in fondo”
-Credo
di aver visto qualcosa in fondo a quel tunnel, tu no?
-Adesso
devo andare in fondo a questa faccenda!
-In
fondo al mio cuore so che è questa la verità.
Adesso
vi faccio alcuni esempi che riportano la parola "infondo" che deriva dal verbo
infondere che significa trasmette, suscitare un sentimento a qualcuno.
-Io
ti infondo la mia saggezza, prendine atto.
-In
vista degli esami ti infondo un po’ di coraggio!
Come
potete vedere sono due parole distinte e separate l’una con l’altra. Non hanno
stesso significato e una è scritta staccata e l’altra no.
Purtroppo
noto con dispiacere che a volte qualcuno che magari è bravo a scrivere poi
incorre in un errore del genere e quella singola parola sbagliata, ripetuta più
volte, mi fa capire che il nostro italiano pian piano si sta disfacendo.
Per
carità anche io sbaglio, errare è umano, ma cerco in tutti i modi di tenere
salda la lingua italiana, per quanto la conosco. La nostra lingua è forse una
delle più difficili da parlare e scrivere, ma è proprio per questo che dobbiamo
tenerla stretta a noi. Come dicono sempre tutti: il futuro sarà dei giovani, ma
se non sappiamo parlare o scrivere un italiano corretto, non dico perfetto ma
corretto, che futuro avremo mai? L’italiano va custodito, non dico che dovremmo
studiare l’intero dizionario a memoria, ma almeno aprire le pagine e leggere
quella parola che magari non ricordiamo come si scrive o cosa significa,
bisogna farlo.
Quando
scrivo ho sempre al lato un dizionario d’italiano e uno dei sinonimi e contrari
per aiutarmi a scrivere e cercare di non ripetermi e questo non sapete quanto
aiuta a facilitare la scrittura.
Leggete,
leggete, leggete, è il modo migliore per non sbagliare.
Non
pensate però che siano solo i ragazzi come quelli della mia età o più giovani
che sbagliano. Ci stanno anche quelli famosi e ai "piani alti". L’ignoranza
purtroppo regna sovrana ovunque. Anch’io mi sento ignorante, non conosco tutto
e c’è molto da imparare.
Un’altra
cosa che mi dà fastidio invece è quando anche nei telegiornali cambiano
l’accento di una città. Per quale motivo poi? Se è da una vita che viene
chiamata in un modo perché lo si cambia?
E
con questo termino qui.
Baci
Damhìa=)
purtroppo capita sempre più spesso che, per questioni di tempo, anche le correzioni grammaticali di un libro si lascino correre...un bel peccato anche perché come dici tu la nostra è una bellissima e ricchissima lingua e come tale merita di essere conservata!
RispondiEliminaBeh, le sviste possono capitare, certo. Ma una o due volte. Quando invece in uno scritto noti che l'unico errore è sempre lo stesso, qualcosa non va.
EliminaGiusto U_U!
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